Arianna Ciancaleoni, scrittrice e copywriter

Editoria a pagamento, self publishing, editoria tradizionale

self publishing

Sarà che mi sono svegliata con un mal di testa di quelli epocali, oppure che mi sono stufata di litigare sempre per le stesse cose. Che poi, litigare. Uno prova a spiegare, giustificare, raccontare, dire. Ma se davanti hai un muro di gomma, dopo un po’ te ne rendi conto e abbandoni ogni buon proposito. Quindi, sperando di raggiungere in qualche modo le persone interessate, ecco cos’è il self publishing e in cosa si differenzia dall’editoria a pagamento e dall’editoria tradizionale.

Situazione iniziale
Hai scritto un libro. Sei convinto possa piacere a qualcuno oltre a te e decidi che vuoi farlo conoscere.

*Editoria a pagamento*

Salve, ho scritto questo libro.
Bene, lo pubblichiamo?
Ma senza neanche leggerlo?
Sì, sì, va benissimo così. A meno che lei non voglia pagarsi un editor a sue spese, oppure se preferisce gliene indichiamo uno noi, sempre a sue spese.
Ok, facciamo quest’editing.
Bene, ecco il contratto.
Ok, ma 3000 euro? Ve li devo dare io?
Eh sì, ci sono dei costi, sa? La copertina, l’impaginazione, la carta, la tipografia. Ma poi le daremo questo 0,00000003 % di royalty su ogni libro venduto! Se li rifarà in poco tempo!
Ok, ha ragione, firmo!

Un anno dopo

Scusi, ma dal report che mi ha mandato ho venduto 12 copie. Più le 45 che ho comprato io per regalarle ad amici e parenti. Ho guadagnato 12 centesimi in un anno?
Eh sì, il libro non è andato bene, purtroppo. Ma se vuole ne può scrivere un altro!
Eh sì, ce l’ho giusto pronto. Dite che andrà meglio?
Sicuramente adesso è un autore più conosciuto, vedrà che andrà meglio! Si ricorda l’IBAN o glielo devo rinviare?

*****

*Editoria tradizionale* (nello specifico, media editoria ben fatta)

Salve, ho scritto questo libro.

Sei/otto mesi dopo

Siamo lieti di comunicarle che il libro ha incontrato il nostro favore e le inviamo il contratto di pubblicazione. Non è previsto anticipo, ma riceverà il 5% di royalty su ogni copia venduta. Inoltre le organizzeremo un certo numero di presentazioni e firmacopie e la promuoveremo anche online nei nostri canali.
Ok, grazie, firmo!

Un anno dopo

Le inviamo la ricevuta del bonifico del primo anno di royalty. Siccome il libro è andato bene, e abbiamo lavorato bene insieme, se ha intenzione di scriverne un altro, saremmo contenti di pubblicarlo.

*****

Self publishing

Ho scritto a qualche casa editrice, ma nessuno mi ha risposto. Ok, studio come caricare su Amazon, perché non si paga nulla. Cerco di fare una bella copertina coi pochi mezzi che ho, faccio rileggere le bozze a persone competenti, mi acceco cercando di impaginarlo per bene, mi butto.
Premo su INVIA.
Lo pubblico.
Lo scrivo su tutti i canali social a mia disposizione, lo dico a chi penso possa essere interessato.
Aspetto.
Aspetto un tempo indefinito.
Guardo la pagina di Amazon e il report istantaneo compulsivamente per veder apparire le vendite.
Appaiono le prime recensioni.

Ho adorato ogni singola pagina del tuo libro, non ti conoscevo ma l’ho letto in tre ore. Aspetto il prossimo.

Il tuo libro è il più brutto che io abbia mai letto. Fa schifo, come te che l’hai scritto.

Non capisco il finale, per cui ti assegno una stella.

Bellissimo, mi sembrava che i personaggi fossero miei amici da sempre, mi è dispiaciuto finirlo.

Sono un tantino confuso.
Piango una buona mezz’ora ma poi mi dico di non abbattermi. Qualcuno, dopotutto l’ha trovato ben scritto.

Un mese dopo

Iniziano ad arrivarmi le royalty. Sono una miseria, ma magari potrei iniziare a investire quei soldi per fare qualche post pubblicitario su Facebook. Se ne guadagno abbastanza, la prossima volta mi faccio una copertina più bella fatta da un grafico, mi pago un editing. Vediamo. Magari una cosa per volta.

Cinque anni dopo

Ho pubblicato sei libri, guadagno sempre una miseria, reinvesto i soldi cercando di migliorarmi, ma ho diverse recensioni e ho dei lettori che aspettano il mio prossimo libro. E non sono pochi. E la maggior parte di loro, cinque anni fa, non la conoscevo. Mi danno una forza che non immaginavo. Adesso che so che qualcuno mi apprezza (anche se le recensioni pessime non mi sono mai mancate), provo di nuovo con un editore. Magari, se vede che sono minimamente amato, mi pubblica.

Sei anni dopo

Siamo lieti di comunicarle che il libro ha incontrato il nostro favore e…

Siamo lieti di comunicarle che il libro ha incontrato il nostro favore e…

Siamo lieti di comunicarle che il libro ha incontrato il nostro favore e…

Buongiorno, abbiamo ricevuto diverse segnalazioni dai blog, che ci hanno parlato bene dei suoi libri e vorremmo proporle un contratto con la nostra casa editrice.

Piango, ma stavolta di gioia.
E comunque, ho sempre i miei libri self.
Quelli per cui ho lavorato tanto, mi sono impegnato, che ho cercato di migliorare col tempo, per cui ho studiato, che ho cercato di proporre nel migliore dei modi, facendomi conoscere e facendomi UN MAZZO TANTO, veramente.

*****

In mezzo a queste tre entità, il mondo con tutte le sue sfumature. Mi piacerebbe sapere le vostre.

Editoria a pagamento, self publishing, editoria tradizionale

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