Il Pisa Book Festival è stata la mia prima esperienza fieristica nel mondo dei libri. In passato, per lavoro, ho partecipato a qualche fiera di tutt’altro settore, ma mai con così tante persone!
Ho potuto partecipare come espositore al Pisa Book Festival grazie al Collettivo Scrittori Uniti, ovvero un variegatissimo gruppo di scrittori di qualsiasi genere letterario, che si sono messi insieme per creare qualcosa di unico.
Ho conosciuto moltissime persone, scoperto la trama di moltissimi nuovi libri (ne ho comprato uno direttamente in stand, e due in e-book mentre tornavo, pentendomi di non averlo fatto prima!) e mi sono divertita moltissimo.
Certo, fare una fiera è stancante: il viaggio, stare in piedi tutto il tempo, parlare con le persone, cercare di vendere qualcosa, ma alla fine quello che conta è realizzare il proprio sogno: stare in mezzo ai libri, parlarne e, perché no, avere nuove idee per scriverne!
Durante la mia permanenza, che è stata di solo due giorni “toccata e fuga”, purtroppo, sono stata addirittura intervistata due volte da due dei media partner di CSU: Radio Carbonia e la blogger Federica Martina di L’isola di Skye – Voli pindarici e Mondi fantastici.
La cosa più bella è stata vedere collaborazione: alla fine, ognuno di noi avrebbe voluto essere lì per vendere i suoi libri, ma nessuno l’ha fatto. Tutti abbiamo promosso i libri di tutti, impegnandoci ad aiutarci per farci conoscere. Una cosa che condivido e che vorrei continuare a fare sempre, anche nel mio piccolo. Vorrei tanto ringraziare tutti quelli che ho conosciuto, per le due magnifiche giornate che mi hanno fatto passare, ma siccome siamo stati tantissimi e non voglio fare torto a nessuno, ne ringrazio uno per tutti: Claudio Secci, mega organizzatore e risolutore di problemi!
Speriamo di rivederci a Torino 2020, al Salone del Libro! Sempre col CSU, ovviamente!
